La mentoplastica è una procedura chirurgica finalizzata a modificare le dimensioni e la forma del mento al fine di creare un volto più equilibrato ed esteticamente gradevole. Questo intervento può essere eseguito per correggere asimmetrie facciali congenite o causate da traumi.
Le motivazioni principali per cui si sottopone a una mentoplastica sono per migliorare l’armonia facciale, regolando le proporzioni del mento in relazione al naso, alle labbra e al profilo del paziente. Solitamente, i candidati ideali sono coloro che hanno un mento piccolo o retratto o, al contrario, eccessivamente protruso, ma con un’allineamento dentale normale.
La procedura di mentoplastica può essere eseguita in diverse modalità. Può coinvolgere il trapianto di tessuto adiposo del paziente, con incisioni all’interno della bocca o sotto al mento, oppure l’inserimento di una protesi. Un’altra opzione prevede la modifica delle strutture ossee mandibolari, con taglio chirurgico (osteotomia) seguito da avanzamento o arretramento dell’osso.

Prima dell’intervento, il paziente deve sottoporsi a radiografie del viso e del mento per consentire al chirurgo di pianificare l’intervento in modo preciso.
Dopo la procedura, il paziente può sperimentare dolore e disagio, che possono essere gestiti con farmaci analgesici prescritti. Spesso, è necessario seguire una dieta liquida nei primi giorni. Nel corso della prima settimana, il paziente potrebbe percepire una sensazione di tensione intorno al mento e avere torpore nell’area trattata che può durare tre mesi. Il gonfiore scompare in circa sei settimane, mentre il bendaggio viene rimosso dopo circa una settimana. In alcuni casi, il paziente potrebbe dover indossare un dispositivo ortopedico durante il sonno per alcune settimane.
Dopo sette o dieci giorni, il paziente può riprendere la routine quotidiana e l’attività professionale.