Questo intervento consiste nella correzione chirurgica dell’orecchio a ventola, che viene spesso per
convenzione chiamato “orecchio a sventola”, il quale risulta tuttavia un termine popolare e non tecnico.
L’orecchio sporgente può essere determinato da diversi fattori, e molto spesso è congenito, tanto che l’otoplastica risulta essere uno dei rarissimi interventi che può essere considerato “giustificabile” anche in età minore (con il consenso dei genitori) per bambini che soffrano di particolare disagio sociale associato a questa condizione estetica.
Occorre notare che le orecchie non sono mai esattamente uguali anche in situazione di assoluta normalità. Quindi una perfetta simmetria rappresenta un’aspettativa irragionevole.
L’operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione: consiste nell’infiltrazione dei padiglioni auricolari con piccole quantità di anestetico locale. L’operazione richiede circa un’ora e viene eseguita ambulatorialmente o in day hospital, con dimissione in giornata.
L’intervento consiste nell’incisione della faccia posteriore dell’orecchio con la rimozione di una piccola losanga di cute. La cartilagine viene esposta e viene rimodellata e/o asportata in modo da ottenere una forma e una proiezione più corrette. Si procede quindi a stabilizzare le cartilagini con punti di sutura non riassorbibili e, dopo aver suturato la cute, viene applicata una medicazione a forma di turbante intorno alla testa in modo da proteggere entrambe le orecchie e limitare il gonfiore e la sensazione di fastidio.
Questa medicazione verrà in genere rimossa dopo circa 48 ore e sostituita da una specifica guaina da utilizzare in particolare di notte. In genere il dolore non è intenso ma sarà necessario astenersi dall’attività fisica per almeno 20 giorni al fine di non sudare e “sporcare” le ferite. Nei primi giorni sarà ovviamente presente un gonfiore locale tale da non poter avere immediatamente un risultato perfetto, ma in genere nel giro di 15-20 giorni l’orecchio è abbondantemente presentabile senza alcuna medicazione o copertura.
Come per tutti gli interventi, anche e soprattutto l’otoplastica deve essere eseguita dopo attenta valutazione del vostro chirurgo, in particolare perché molto spesso ci si approccia a pazienti molti giovani ed è quindi fondamentale un accurato colloquio preoperatorio al fine di spiegare al paziente (e spesso ai genitori) tutte le indicazioni all’intervento, le corrette aspettative, il decorso postoperatorio.
L’orecchio sporgente può essere determinato da diversi fattori, e molto spesso è congenito, tanto che l’otoplastica risulta essere uno dei rarissimi interventi che può essere considerato “giustificabile” anche in età minore (con il consenso dei genitori) per bambini che soffrano di particolare disagio sociale associato a questa condizione estetica.
Occorre notare che le orecchie non sono mai esattamente uguali anche in situazione di assoluta normalità. Quindi una perfetta simmetria rappresenta un’aspettativa irragionevole.
L’operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione: consiste nell’infiltrazione dei padiglioni auricolari con piccole quantità di anestetico locale. L’operazione richiede circa un’ora e viene eseguita ambulatorialmente o in day hospital, con dimissione in giornata.
L’intervento consiste nell’incisione della faccia posteriore dell’orecchio con la rimozione di una piccola losanga di cute. La cartilagine viene esposta e viene rimodellata e/o asportata in modo da ottenere una forma e una proiezione più corrette. Si procede quindi a stabilizzare le cartilagini con punti di sutura non riassorbibili e, dopo aver suturato la cute, viene applicata una medicazione a forma di turbante intorno alla testa in modo da proteggere entrambe le orecchie e limitare il gonfiore e la sensazione di fastidio.
Questa medicazione verrà in genere rimossa dopo circa 48 ore e sostituita da una specifica guaina da utilizzare in particolare di notte. In genere il dolore non è intenso ma sarà necessario astenersi dall’attività fisica per almeno 20 giorni al fine di non sudare e “sporcare” le ferite. Nei primi giorni sarà ovviamente presente un gonfiore locale tale da non poter avere immediatamente un risultato perfetto, ma in genere nel giro di 15-20 giorni l’orecchio è abbondantemente presentabile senza alcuna medicazione o copertura.
Come per tutti gli interventi, anche e soprattutto l’otoplastica deve essere eseguita dopo attenta valutazione del vostro chirurgo, in particolare perché molto spesso ci si approccia a pazienti molti giovani ed è quindi fondamentale un accurato colloquio preoperatorio al fine di spiegare al paziente (e spesso ai genitori) tutte le indicazioni all’intervento, le corrette aspettative, il decorso postoperatorio.
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