Dott. Guido Cornegliani

DOTTOR Guido Cornegliani

Chirurgo Plastico

La medicina estetica del volto è storicamente caratterizzata dall’utilizzo di filler a base di acido ialuronico. Solo due alternative, in termini di materiali utilizzati, possono essere prese in considerazione per il trattamento di inestetismi di tale distretto corporeo: il tessuto adiposo e l’idrossiapatite di calcio. Se da una parte l’utilizzo di tessuto adiposo autologo comporta l’esecuzione di un (seppur piccolo) intervento chirurgico, l’utilizzo di idrossiapatite di calcio rimane una procedura ambulatoriale ed eseguibile come un normale filler a base di acido ialuronico. Il nome commerciale di tale prodotto è appunto “Radiesse”.

Che cos’è e come funziona

Caratterizzato da una capacità liftante e riempitiva superiore rispetto all’acido ialuronico, proprio per la sua maggiore “rigidità”, si è con gli anni rivelato anche un ottimo prodotto se utilizzato a scopo iperidratante e biorivitalizzante.


In mani esperte, Radiesse si è rivelato un riempitivo molto sicuro, con pochi fattori di rischio e dai risultati prevedibili e duraturi. Ovviamente il profilo di riassorbimento diverso, più lungo rispetto a un normale filler, la sua maggiore rigidità e la tecnica diversa utilizzata per la sua infiltrazione, può determinare inizialmente effetti collaterali più importanti rispetto a un normale acido ialuronico, con maggiore edema e gonfiore, potenzialmente alcuni lividi in più, e in risultato che inizia ad apprezzarsi realmente 3-4 giorni dopo la procedura.


A seconda di come tale prodotto viene diluito e utilizzato, può determinare effetti diversi, e il grande vantaggio di questa procedura di medicina estetica consiste nel fatto che non ha solo capacità “riempitiva” ma che stimolare i fibroblasti alla produzione di nuovo collagene. Questo processo di sintesi del collagene non è immediato, ma continua nel corso dei primi mesi successivi all’iniezione di Radiesse, rendendone i risultati sempre migliori con il passare delle settimane.


Essendo Radiesse una sostanza biocompatibile e riassorbibile, dopo 2-3 mesi il gel si sarà dissolto, e si sarà formato nuovo collagene. Il collagene è una sostanza proteica molto importante, sintetizzata dai fibroblasti, che costituisce il 90% della nostra pelle ma è presente anche in ossa, tendini e legamenti, in quanto componente fondamentale del tessuto connettivo. Il collagene è fondamentale, in quanto la sua struttura consente di avere una cute tonica, liscia, elastica e giovane, tuttavia con l’avanzare dell’età la quantità di collagene si riduce, determinando la comparsa di rughe, solchi e perdita di tono ed elasticità. Proprio per questo, indurre la sintesi di nuovo collagene è un’azione di essenziale importanza del trattamento filler con Radiesse.


Nei mesi successivi all’iniezione, le particelle di calcio inizieranno a degradarsi, in quanto metabolizzate dall’organismo. Il processo di degradazione non è rapido come per i filler a base di acido ialuronico, e per questo Radiesse è spesso impiegato per i trattamenti di rimodellamento di strutture molto prominenti del volto e per la ristrutturazione dei contorni del viso e del profilo.

L’iniezione del filler Radiesse non solo apporta dunque un volume immediatamente visibile, ma stimola la produzione naturale di collagene nell’organismo man mano che le particelle di calcio vengono riassorbite, offrendo un’azione sinergica di ringiovanimento della pelle, di distensione e ristrutturazione. La pelle sarà più tonica, levigata e morbida, conferendo al viso o alle aree trattate un aspetto nettamente più giovane e fresco.

Come avviene il Trattamento con Radiesse?

In genere, si opta per eseguire delle piccole infiltrazione di anestetico locale (generalmente lidocaina), per creare dei piccolissimi accessi sulla cute attraverso i quali inserire delle microcannule smusse, al fine di distribuire il prodotto uniformemente.

Quanto dura il filler Radiesse?

La durata degli effetti di Radiesse dipende da diversi fattori legati ai tempi di riassorbimento, che varia da persona a persona, dal tipo di cute, dalla gravità dell’inestetismo e da fattori ambientali e stili di vita che contribuiscono a degradare la sostanza iniettata nella pelle, tra cui l’esposizione al sole.
Mediamente, la durata degli effetti si attesta attorno ai 12 mesi, ma nel frattempo la cute avrà ricevuto un importante effetto rigenerativo determinato dalla produzione di nuovo collagene, e questo consentirà di mantenerne gli effetti anche molto più a lungo.

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